Dott.ssa Tiziana Andreozzi (FKT)
Quando ci approcciamo al mondo naturale, sia esso luogo aperto (outdoor), che chiuso (indoor) con elementi provenienti dalla natura, colore, forme, superfici, consistenza , peso, dimensioni, PRENDONO VITA!!!
Giocare con la natura è uno dei modi per favorire lo sviluppo della creatività, anche in termini di flessibilità, emotività, delle intelligenze e di tutte le specificità che racchiudono le FUNZIONI ESECUTIVE, funzioni ampie che inevitabilmente, si mescolano, si sovrappongono e si influenzano (pianificazione-memoria di lavoro-avvio–inibizione–shift ).
Gli elementi naturali, ci offrono, per loro natura, la possibilità di rallentare, stare a pensare, con pause e tempi, riflettere. L’osservazione pratica di alcuni fenomeni, come per esempio: come si comportano delle sostanze naturali e di uso comune in acqua, in base alla loro composizione, o quante volte necessita inzuppare una spugna, di una o più dimensioni, per riempire una volta uno o altro contenitore, attenzionandone la differente capienza, il volume riempito e il vuoto, così come nei travasi di vario tipo ( farina , sale , legumi, riso , acqua, terriccio ) accendono la meraviglia. Il supporto dell’adulto che condivide tale stupore, crea un momento/luogo connotato da responsivita’, empatia, in grado di gestire e modificare con successo i disordini comportamentali ed emotivi.
Gli elementi della natura con le loro strutture percettive ed attraverso il loro uso, favoriscono uno sguardo più aderente alla realtà e non ideale; l’allentamento dello sforzo mentale che, si attiva nell’apprendimento in ambito prettamente
cognitivo-comportamentale, in questo caso, permette al bambino di esprimersi nella spontaneita’, nel suo saper fare e con il nostro aiuto, la nostra guida riabilitativa, fatta da aggiustamenti, racconti, analisi degli accadimenti gestuali e dei fenomeni, viene condotto ad sperimentare ed attraverso schemi di apprendimento, a migliorare sia in termini quantitativi che qualitativi. Gestire con sensibilità comportamenti ed emozioni, mediare le occasioni di esperienze, introducendo livelli graduali di difficoltà, porta il bambino a formarsi un’immagine competente, alla curiosità e desiderio di sapere, all’autoregolazione, elementi motori di tutti gli apprendimenti. L’uso delle mani con o senza strumenti, può farsi sempre più sofisticato; accorgersi delle mani, del loro agire sulla materia, determina consapevolezza corporea (pensiero-azione -pensiero ), ciò favorisce lo sviluppo armonico della persona ed apprendimento attivo-dinamico-permanente. L’attivazione del sistema visuo-spaziale, responsabile di abilità di dominio centrale e specifici come l’intelligenza, ragionamento verbale e non, memoria a breve e lungo termine, percezione visiva ed abilità visuo-costruttive, sono altri elementi a supporto di tali attività.
Rappresentano un modo per attivare, migliorare, arricchire l’apprendimento interdisciplinare.
Si realizza un campo di comunicazione, della relazione educativa-sociale e del gioco simbolico. Affinché il bambino
sia in grado di comunicare spontaneamente, serve che sia in grado di sentire il controllo del proprio corpo, delle proprie emozioni il contatto empatico con l’altro, questo lo renderà fiducioso e consapevole di ciò che sta accadendo, stimolandolo al senso critico e alla mentalizzazione della domanda e della risposta.
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